Torno a parlare della neonata hall of fame italiana (abituatevi, lo faremo spesso) per chiarire da subito due principi cardine dietro all’assegnazione del premio e per anticipare due tipi di polemica che sicuramente emergeranno lo stesso, ma almeno chi mi/ci segue saprà da subito come regolarsi. Intanto vi avviso anche che la raccolta fondi ha già tirato su un centinaio di euro, ma una mano servirebbe sempre, queste cose non avvengono mai gratis. Il link, già lo avete visto, è il seguente: Clicca qui
1) Premieremo quegli italiani diventati famosi negli USA, certo. Stiamo appunto partendo da Sammartino. Ma non ci limiteremo a quelli, a chi ha avuto la fortuna di competere in un paese che è stato bravo a tramandare le proprie cose. Premieremo anche e soprattutto assi e personalità italiani ma che non uscirono mai dalla scena italiana ed europea. E pazienza se li conoscono in pochi, l’intento è proprio di spiegare al paese e agli appassionati perché li dovrebbero conoscere ed onorare. L’autunno scorso Nicola Priore ha ricevuto un premio dal suo paese dopo tanti anni, solo dopo esser stato ospite a uno spettacolo della Milano Wrestling. Analogamente Fontanarosa sta finalmente riscoprendo i fratelli Giusto, dopo essersi un po’ scordata di loro per decenni. Mi sembra un traguardo bellissimo
2) Non seguiremo un ordine di merito. Dire “ecco hanno premiato X e Y ma Rocca ancora no, che scandalo” non sarà una critica costruttiva. Pian piano arriveremo a tutti ma si andrà spesso anche a opportunità, cercando di premiare il prima possibile quei pochi ancora vivi (lottatori, personalità televisive) e sfruttando le occasioni propizie che si presenteranno, per esempio spettacoli dalle parti in qui il premiato è nato o cresciuto. Vedere alla voce Pizzoferrato (quale miglior momento?), ma dovrebbe esserci molto presto un’altra occasione analoga
